Le regioni d'Italia-Istria

Datazione: anni 20-40 ca.
Autore: Ministero pubblica istruzione
Casa Editrice: non pervenuta
Dimensioni: 20×16 cm
Materiali: Carta e Inchiostro

Descrizione:

Il testo, approvato dal Ministero della Pubblica Istruzione, veniva utilizzato a scuola nel periodo compreso tra gli anni ’20 e ’40 poiché includeva un approfondimento dello studio delle regioni d’Italia insieme all’analisi del territorio appena annesso dell’Istria. Durante il periodo fascista, l’Istria veniva spesso inclusa all’interno della regione italiana, piuttosto che essere trattata come un’entità separata. L’obiettivo era integrare l’Istria nel contesto nazionale italiano, affermando l’appartenenza di questa regione all’Italia, e sottolineare inoltre l’importanza dell’unità nazionale e della supremazia dell’Italia come nazione, promuovendo il nazionalismo e il concetto di “italianità”.

Funzione:

Lo studio de “Le regioni d’Italia e Istria” aveva l’obiettivo di fornire una visione completa e approfondita delle diverse regioni italiane e dell’Istria, contribuendo all’educazione geografica e storica degli studenti e alla comprensione della complessità del territorio nazionale. Il testo aiutava gli studenti a comprendere la suddivisione geografica e amministrativa dell’Italia e dell’Istria, fornendo informazioni su ogni regione, i suoi confini, la sua capitale, la sua popolazione, la sua storia e le sue peculiarità geografiche.

Curiosità:

Nel 1920, in seguito al Trattato di Rapallo, l’Istria fu inclusa come regione italiana. Durante il regime fascista, fu avviata un’intensa campagna di italianizzazione del territorio. La Riforma Gentile stabilì l’obbligo di insegnamento ad opera di soli docenti italiani in Istria: gli insegnanti sloveni e croati furono licenziati e fu imposto l’uso esclusivo della lingua italiana. Dal 1947, con la firma del Trattato di Parigi, gran parte della regione passò sotto il controllo della Jugoslavia. Attualmente, questa regione storica fa parte principalmente dello Stato croato, ma si estende anche in parte nei territori sloveno e italiano.

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