Letture scelte dalle opere
di Edmondo De Amicis, Antologia
scolastica e famigliare

Datazione: Milano, 1912
Autore:Letture scelte dalle opere di Edmondo De Amicis a cura di Dino Mantovani
Casa Editrice: Fratelli Treves editore
Dimensioni: 20×16 cm
Materiali: Carta e Inchiostro

Descrizione:

Il testo conservato in Museo è un’antologia scolastica e famigliare a cura di Dino Mantovani con letture scelte dalle opere di Edmondo De Amicis; sul frontespizio è presente la dicitura: 29° migliaio. Edmondo De Amicis (1846-1908) fu giornalista, scrittore e saggista. Avviatosi alla carriera militare, combatté nella battaglia di Custoza. Lasciato l’esercito, si dedicò al giornalismo e alla letteratura. Oltre al celebre “libro per ragazzi”. Nel 1886 viene pubblicato il romanzo per ragazzi Cuore, grazie alla casa editrice Treves. Cuore ha un enorme successo, tanto da vendere quarantamila copie solo nell’anno della pubblicazione; saranno un milione nel 1923. Il romanzo, redatto con un chiaro intento pedagogico, si fa portavoce di quell’esigenza di unione sociale e di celebrazione dei valori nazionali che contraddistingue il periodo immediatamente successivo al Risorgimento e all’Unità d’Italia. Il romanzo Cuore presenta una particolare struttura che mescola le caratteristiche di un diario, di un epistolario e di un romanzo vero e proprio. Il testo infatti si presenta come il diario di un ragazzo di undici anni, di nome Enrico Bottini, scritto durante un anno scolastico presso una scuola della città di Torino. Enrico è un ragazzo di famiglia borghese, che riporta sulla pagina episodi e personaggi della sua classe; destinatario di queste memorie è il padre di Enrico.

Funzione:

Le pagine di Cuore continuarono, anche agli inizi del Novecento, a fornire il modello per i valori con cui educare i futuri cittadini del Paese: la devozione per la famiglia e per le istituzioni, che allora erano rappresentate soprattutto dal re e dall’esercito, l’esaltazione del lavoro, l’altruismo e il rispetto per chi apparteneva a classi sociali diverse dalla propria. Le “Letture scelte” erano considerate esempi di pedagogia morale. Gli insegnanti volevano che gli studenti apprendessero valori come l’amicizia, il coraggio, la lealtà e la solidarietà attraverso le storie e i personaggi presenti nelle opere dell’autore oltre che ad essere un buon esempio di scrittura in lingua italiana corretta e chiara. L’utilizzo di queste opere in classe contribuiva a migliorare il vocabolario, la comprensione e l’espressione degli studenti, promuovendo una padronanza più accurata della lingua.

Curiosità:

Negli anni Sessanta, Umberto Eco criticò l’impianto retorico del libro Cuore scrivendo un sovversivo Elogio di Franti (Diario minimo, 1962), interpretando la sua figura come quella del ribelle anticonvenzionale rispetto alla classe media priva di stimoli e reazioni incarnata dal protagonista Enrico Bottini.

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