Abaco o pallottoliere
Datazione: Seconda metà del ‘900
Dimensioni: 30×30 cm
Materiali: Legno e metallo
Descrizione:
L’abaco, conosciuto anche come pallottoliere, è un antico strumento di calcolo utilizzato per effettuare operazioni matematiche come l’addizione, la sottrazione, la moltiplicazione e la divisione. È composto da un telaio in legno con fili di acciaio paralleli montati verticalmente su cui sono infilati dei piccoli oggetti (palline o anche pietre) che scorrono lungo i fili.
Funzione:
Sussidio didattico ad uso generalmente dei maestri nelle scuole elementari, facilitava l’apprendimento del “far di conto” coinvolgendo la manualità dell’allievo che spostava le palline, ad uno, a due, a tre sommando e sottraendo. La disposizione delle palline di colore diverso in file da dieci facilitava l’astrazione dall’uno, al dieci, al cento. L’abaco era particolarmente utile per gli studenti in fase di apprendimento dei concetti matematici di base, poiché forniva una rappresentazione tangibile e visiva dei numeri e delle operazioni. Aiutava quindi a comprendere meglio il sistema numerico e a sviluppare competenze matematiche iniziali come la comprensione dei concetti di posizione, il conteggio e la manipolazione dei numeri.
Curiosità:
Oggi, nella scuola primaria, al posto dell’abaco, vengono spesso utilizzati i regoli o la Linea del 20, (strumenti principale del metodo Bortolato, mirato a facilitare l’apprendimento dei numeri nei bambini). Nelle scuole secondarie, invece, si fa largo uso di dispositivi elettronici come calcolatrici, computer, tablet e smartphone. Questi dispositivi offrono un’ampia gamma di funzionalità per eseguire operazioni matematiche, sia di base che complesse, riducendo di conseguenza l’utilizzo dell’abaco, ormai divenuto meno comune come strumento di calcolo.