Un nuovo Museo, un auspicio
di Paola Senesi – Dirigente scolastico del Liceo classico Giulio Cesare di Roma
Gli anniversari (specie se a cifra tonda) offrono l’occasione – oltre che di festeggiare – di ripercorrere il proprio cammino esistenziale, di fare un bilancio, di proporre nuove iniziative. Vale anche per le scuole. Il Giulio Cesare di anni ne compie novanta: quanta storia, quante esperienze umane didattiche fiorite lungo un percorso già così ragguardevole. E’ immaginabile poi che un liceo come il Giulio Cesare – tra l’altro insediato in un edificio monumentale di stile razionalista e di grande valore architettonico – non abbia raccolto attraverso i decenni un materiale di interesse storico e comunque didatticamente prezioso?
Si comprende bene dunque come, per valorizzare l’anniversario, il nostro liceo – a partire dallo scorso anno scolastico 2022/2023 – abbia proposto e concretizzato l’idea di riordinare tale materiale allestendo un ‘Museo diffuso interattivo’ in diversi spazi dedicati dell’edificio, integrandoli – anche tramite l’uso delle nuove tecnologie e di una rete internet dedicata – con i luoghi (aule e laboratori innovativi, anfiteatri, aula magna e altri) ove si svolge quotidianamente la didattica. E’ una realizzazione che vuole offrire elementi importanti per la conoscenza della storia anche scientifica del Liceo non solo a beneficio delle componenti scolastiche ma pure della grande comunità esterna. Conoscenza condivisa tanto più necessaria oggi in cui ‘nessuno si salva da solo’ e la scuola non può essere un’isola slegata dalle dinamiche dell’ambiente sociale in cui vive.
Il progetto concretizzato – che si connota anche come un vero e proprio programma museale – è motivato in primo luogo da riflessioni di carattere didattico.
Eccone alcune.
La conoscenza è da sempre un bene prezioso che va coltivato e, oggi in particolare, reso facilmente accessibile attraverso i nuovi strumenti tecnologici a disposizione: nel progetto questo si traduce nella possibilità di studiare, a esempio, quanto conservato nel Museo anche direttamente dall’aula, tramite l’uso di qrcode appositamente creati e disponibili inoltre per il pubblico.
Operativamente si potranno configurare gruppi di studio (di docenti e studenti) per approfondire e ricostruire il significato e la storia di oggetti di interesse, o di percorsi umani, scoprendone aspetti non noti e arricchendo via via le raccolte e collezioni già esistenti, sperimentando metodi di ricerca e suscitando la curiosità che rimane sempre un’ottima leva per l’apprendimento.
Non è poi da sottovalutare una conseguenza sociale rilevante in tempi in cui tende a dilagare una concezione individualistica della vita: il programma museale potrebbe anche rivelarsi – auspicabilmente – uno strumento e un luogo per condividere esperienze e cultura, di attrazione di esperti e professionalità, di mostre artistiche o scientifiche anche temporanee, fornendo così stimoli per la formazione.
Alcune delle considerazioni sopra espresse possono rendere l’idea che già dal titolo desidereremmo fosse percepita: ossia quella di un Museo, di uno spazio dinamico che diventa occasione di incontro e di crescita, che pervade e si integra con l’ambiente scolastico costituendone il perno. Stimolo di creatività, officina del sapere. Uno spazio in cui vivere il presente con la consapevolezza che proprio in esso possono incontrarsi passato e futuro, essendo il primo radice e il secondo frutto della concretezza del presente. Interattivo sia nello spazio che nel tempo, fonte di umanità perché ambiente di apprendimento anche sociale.
Paola Senesi
Dirigente Liceo Classico Ginnasio 'Giulio Cesare' di Roma