Ovis orientalis

Datazione:Seconda metà del XX secolo
Dimensioni: 45 cm
Materiali: Ossa di Muflone

Descrizione:

L’Ovis orientalis comunemente chiamato Muflone appartiene all’ordine Artiodactyla, famiglia Bovidae, grandi mammiferi erbivori muniti di corna permanenti. Il Muflone ha l’aspetto simile ad una pecora domestica (di cui è l’antenato selvatico), ma generalmente più slanciato e vigoroso. È il più piccolo tra gli appartenenti al genere Ovis: raggiunge una lunghezza totale di 125-140 cm, un’altezza al garrese di 75-85 cm e un peso di 30-40 kg, con i maschi di dimensioni più grandi rispetto alle femmine (lunghezza 115-125, garrese 65-75 cm e peso 25-35 kg). Il Muflone ha un mantello dal pelo corto e dritto ma folto, di colore variabile (a seconda delle stagioni) tra crema e bruno nei maschi, generalmente più chiaro nelle femmine. Nei maschi sono presenti grosse macchie chiare sui fianchi e una criniera molto scura, più evidenti nella stagione riproduttiva. Il Muflone presenta due mute annuali: una primaverile, più appariscente, ed una autunnale, che porta ad un pelo più scuro e più lungo. I maschi hanno inoltre corna spiralate, perenni ed a crescita continua, che possono raggiungere la lunghezza di 80-90 cm e si sviluppano a cerchio; al momento della nascita gli agnelli ne sono privi e la crescita inizia dopo il quarto mese. La coda è scura e contrasta con il posteriore chiaro.

Il Muflone vive di preferenza in ambienti collinari e di bassa montagna (dai 300 m s.l.m.), dove privilegia le zone boscose caratterizzate dalla presenza di un ricco sottobosco e di radure. L’utilizzo delle diverse fasce altitudinali può essere strettamente legato a fattori di variabilità, quali la disponibilità di cibo, la copertura nevosa e la necessità di zone-rifugio. Il terreno ideale per il Muflone è costituito quindi da altopiani e grandi spazi aperti con piccoli rilievi, con copertura erbacea ed arborea. Nel comportamento di fuga il Muflone preferisce arrampicarsi su terreni rocciosi e scoscesi, mentre di norma cammina o corre su substrati poco accidentati. Gregario, forma branchi di femmine e giovani e gruppi meno numerosi di maschi adulti.

Curiosità:

Specie molto adattabile, il Muflone una volta introdotto è stata in grado di colonizzare quasi ogni parte del continente. Protetta esclusivamente in Sardegna (luogo d’origine europeo), altrove la specie andrebbe gestita e controllata accuratamente, in quanto le popolazioni introdotte si sono sviluppate in modo considerevole e sembra che siano entrate in competizione con il Camoscio (intolleranza spaziale e competizione alimentare. Durante la stagione invernale il Muflone può anche arrecare danni alle specie arboree (latifoglie, ma soprattutto giovani conifere) per cimatura e scortecciamento. In natura, sulle Alpi, i fattori limitanti consistono nelle condizioni atmosferiche avverse (soprattutto nevicate tardo-invernali e primaverili), che incidono soprattutto sulla sopravvivenza dei piccoli, e la predazione da parte di Aquila reale e Volpe, verso la quale però le femmine di Muflone sembrano presentare meccanismi di difesa efficaci.

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