Trasformatore o apparecchiatura
di Tesla

Datazione: 1950
Inventore: Nikola Tesla
Dimensioni: 41,5×33,5×37 cm
Materiali: Legno, plastica e metallo

Descrizione:

Il trasformatore è costituito da una bobina primaria, a 9 spire di cavo spesso, e una bobina secondaria, dotata di numerose spire di filo conduttore che poggiano su una base in legno. La bobina primaria veniva alimentata con corrente continua a impulsi, la quale produceva un campo elettromagnetico variabile in cui era immersa la bobina secondaria. Per via del fenomeno dell’induzione elettromagnetica, nella seconda bobina veniva indotto un passaggio di corrente elettrica oscillante ad alta tensione. Grazie a questo trasformatore si potevano riprodurre esperimenti sull’elettricità alternata ad alta tensione.

Funzionamento:

La bobina primaria veniva alimentata con corrente continua a impulsi, la quale produceva un campo elettromagnetico variabile in cui era immersa la bobina secondaria. Per via del fenomeno dell’induzione elettromagnetica, nella seconda bobina veniva indotto un passaggio di corrente elettrica oscillante ad alta tensione. Grazie a questo trasformatore si potevano riprodurre esperimenti sull’elettricità alternata ad alta tensione ed è possibile produrre onde elettromagnetiche che sono rilevate da antenne di varia forma o lampadine.

Curiosità:

Il più grande trasformatore di Tesla a due spire in funzione nel 2008 – secondo il sito Atlas Obscura – era conosciuta con il nome di “Electrum” ed è stata costruita da Eric Orr e dall’ingegnere ad alta tensione Greg Leyh su commissione di Alan GIbbs nell’aprile del 1998. È un’unità di 3 milioni di Volt e fa parte di una struttura alta più di 11 metri (38 piedi). Alan Gibbs ne è il proprietario e la bobina è collocata nella sua fattoria vicino a Auckland, Nuova Zelanda. Tra le bobine di grandi dimensioni si possono citare “BIGGG” in Oklahoma, Big Bruiser in Wisconsin, e un paio di bobine conosciute come CAUAC che fanno la loro apparizione al festival musicale annuale di Coachella.
La bobina di Tesla è un antico predecessore (per quanto riguarda la bobina di induzione) di un dispositivo più moderno chiamato trasformatore flyback, che genera tensione necessaria per alimentare il tubo catodico usato in alcune televisioni e monitor di computer.

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